Se potessi incontrare l'uomo che ha inventato i grissini gli stringerei la mano: trovo che siano qualcosa di cui noi piemontesi dovremmo andar fieri. Croccanti, friabili, leggeri, rientrano con piena dignità in quella categoria di cibi “che uno tra l'altro” e non smetteresti mai di sgranocchiarli. Ma purtroppo, anche in terra sabauda, non sempre è così facile acquistare dei grissini davvero buoni: talvolta troppo unti, talaltra con un sospetto retrogusto di strutto, o peggio stantii. E poi, anche sui grissini, ognuno ha le sue preferenze, e trovare quelli che mettono d'accordo tutti è impresa ardua.
Conservo un ricordo molto vivido dei grissini che compravano sempre i miei nonni materni. Da piccole, ogni volta che andavamo a trovarli a Torino, mia sorella ed io aspettavamo che arrivasse il momento del sonnellino pomeridiano per sgattaiolare furtivamente in cucina, infilare le mani nel sacchetto di carta bianca ed afferrare un paio di quei bastoncini lunghissimi e dorati, ruvidi in superficie. Poi correvamo sotto il tavolo del salotto a sgranocchiare tranquillamente il nostro bottino.
Era da un bel po' che volevo provare a prepararli da me, a dire il vero più per il gusto dell'esperimento che per “necessità”, dato che la panetteria da cui mi rifornisco abitualmente ne sforna di ottimi.
Come prima prova posso dirmi pienamente soddisfatta. Sono semplici e divertenti da fare ma hanno un difetto: spariscono in men che non si dica!
Grissini torinesi
Ingredienti:
300 g di farina 00
180 ml circa di acqua tiepida
6 g di lievito di birra
20 ml di olio extravergine d'oliva
4 g di malto d'orzo (o miele)
5 g di sale
semola rimacinata di grano duro q.b.
Sciogliere il lievito ed il malto in una parte dell'acqua tiepida e lasciar riposare una decina di minuti.
Impastare la farina aggiungendo il miscuglio di lievito e l'acqua restante, unendone poca per volta (il quantitativo potrebbe variare a seconda del grado di assorbenza della farina e dell'umidità); incorporare l'olio e per ultimo il sale. Lavorare l'impasto per alcuni minuti fino ad ottenere un panetto morbido ma consistente.
Stendere l'impasto sulla spianatoia infarinata ad uno spessore di circa mezzo centimetro, ottenendo un rettangolo il cui lato più corto abbia una lunghezza di 10 cm circa. Dividere il rettangolo a metà (per praticità) e trasferire le due strisce su un vassoio leggermente oliato, distanziandole fra loro; pennellare la superficie con altro olio, coprire con un foglio di pellicola e lasciare lievitare in luogo tiepido per circa un'ora.
Con un raschietto o un coltello a lama liscia tagliare dal lato corto dei bastoncini di poco più di un dito di larghezza, sollevarli delicatamente ed allungarli con le mani tirando leggermente le estremità.
Passare i grissini così ottenuti nella semola e trasferirli su una o più teglie rivestite di carta da forno.
Lasciare lievitare nuovamente per circa 40 minuti e quindi cuocerli in forno caldo a 200-220° per circa 15 minuti.