Se dovessi indicare l'ingrediente che ritengo imprescindibile in cucina risponderei senza esitazioni che si tratta dell'ispirazione, quell'approccio istintivo, passionale ed un po' scanzonato che eleva la preparazione del cibo da mera ripetizione tecnica a momento creativo di espressione del sé. In fondo, cucinare altro non è che una forma di interpretazione in cui memorie, emozioni, pratiche e saperi coinvolgono profondamente il rapporto con la materia e la sua trasformazione, facendo della cucina non solo un veicolo di contenuti ma anche di valori.
Spesso constato quanto la cattiva disposizione d'animo, la frettolosità o la scarsa voglia influiscano negativamente sul risultato dei miei "sforzi" culinari, e viceversa quanto un buon piatto sia il prodotto di una combinazione particolarmente felice di umore e dedizione, ma anche di una certa "levità".
Se poi parliamo d'ispirazione intesa come quella forza propulsiva che ci porta a cucinare un dato piatto piuttosto che un altro, allora le fonti possono essere innumerevoli, ma nel mio caso spesso la molla è un ingrediente che ho voglia di utilizzare, vuoi perché di stagione, vuoi perché esotico e quindi seducente, o più prosaicamente perché me lo ritrovo in casa e cerco un nuovo modo per valorizzarlo.
Il pepe di Sichuan, ad esempio, è una spezia che ho scoperto di recente e che mi ha subito conquistata per il suo aroma fresco ed al contempo pungente; il suo profumo è così intenso e piacevole che ogniqualvolta apro l'anta della dispensa dove lo conservo mi ripropongo di usarlo più spesso. Così, seguendo le suggestioni della geografia, ho finalmente provato un piatto squisito della tradizione cinese - il pollo Kung Pao - in cui dolce e salato, aspro e piccante si fondono in maniera armonica in un tripudio di sapori.
Pollo Kung Pao - Gong Bao Ji Ding
(Della ricetta esistono innumerevoli varianti. Io ne ho elaborata una versione personale, liberamente ispirata da
qui)
Ingredienti per 4 persone:
400 g di petto di pollo
1 peperone rosso medio (circa 200 g)
80 g di arachidi non salate
2 spicchi d'aglio
2 cipollotti
3-4 cm di radice di zenzero fresca
2-3 peperoncini rossi secchi (aumentare o diminuire la dose a seconda del grado di piccantezza desiderato e della tipologia utilizzata)
1 cucchiaino di grani di pepe di Sichuan
3 cucchiai di salsa di soia
1 cucchiaio raso di zucchero di canna
1 bicchierino di vino di riso cinese
3 cucchiai di aceto di riso (in alternativa può andare bene quello di mele)
3 cucchiai di olio di semi di arachide
2 cucchiaini di maizena
sale
Tagliare il pollo a cubetti molto piccoli, riunirli in una terrina e condirli con un pizzico di sale, il vino di riso ed un cucchiaino di maizena.
Mondare e lavare le verdure e ridurre il peperone a cubetti della grandezza del pollo, il cipollotto ad anelli sottili e lo zenzero a brunoise. Privare i peperoncini dei semi e ridurli a pezzetti e pestare leggermente i grani di pepe di Sichuan in un piccolo mortaio. A parte preparare la salsa mescolando la salsa di soia con l'aceto di riso, lo zucchero, la maizena rimanente ed un paio di cucchiai d'acqua.
Scaldare l'olio nel wok e dorare le arachidi a fuoco alto; toglierle dalla padella e nello stesso olio aggiungere il pepe ed il peperoncino. Lasciare insaporire, quindi toglierli dall'olio e versarvi il pollo con la sua marinata. Rosolarlo mescolando spesso fino a quando la carne sarà chiara, quindi aggiungervi il peperone, l'aglio, lo zenzero ed il cipollotto, tenendone da parte qualche anello per la decorazione. Cuocere a fuoco vivo per pochi minuti rimestando spesso e infine aggiungere la salsa; lasciare leggermente restringere, quindi unire nel wok le arachidi, il pepe ed il peperoncino tenuti da parte ed eliminare l'aglio (non dovrebbe essere necessario salare ulteriormente, data la presenza della salsa di soia). Servire ben caldo, completando il piatto con i cipollotti rimasti.