Tra le cose che cucino
con maggiore soddisfazione ci sono sicuramente i lievitati, sia
salati che dolci. Quello che mi piace è che si sviluppa un rapporto
quasi simbiotico con l'impasto, e col tempo mi sono assolutamente
convinta che il malumore, la fretta o la tristezza, che sono sempre
nemiche della cucina, influiscano negativamente soprattutto su questo
genere di preparazioni. Al contrario, quando l'animo è ben disposto,
è bellissimo constatare come ingredienti così umili come acqua,
lievito e farina riescano a dar vita a preparazioni ad altissimo
tasso di godimento! E poi che cosa, meglio di un pane fragrante
appena sfornato, può rallegrare anche la tavola più semplice?
Anche se metto le mani in
pasta piuttosto spesso mi considero una neofita in questo campo.
Tanto per cominciare, non possiedo un'impastatrice e quindi posso
contare solo sulla forza delle mie braccia. Una volta ho preparato i
croissant incordandoli a mano ed è stata una faticaccia! (Erano
buonissimi, però). In ogni caso questo non lo ritengo
necessariamente un limite, perché è proprio il fatto di sentire
l'impasto che cambia tra le mani quello che amo di più.
Anche per quanto riguarda
pieghe, giri e via dicendo sono alle prime armi. E poi io uso ancora
il lievito di birra; non ho ancora fatto il “grande passo”
dell'adozione del lievito madre, che mi spaventa un po' per le cure
che richiede. Credo però che molto presto cederò anch'io, perché
tutte le volte che mi è capitato di assaggiare preparazioni
lievitate naturalmente ho riscontrato una fragranza ed un aroma
unici.
In occasione della Pasqua
ormai alle porte ho pensato di preparare un pane che, oltre che
buono, fosse anche decorativo e bello da vedere. L'ho aromatizzato
con pancetta, parmigiano ed erbe fresche, ma ovviamente può essere
personalizzato come si preferisce.
Inoltre, in questo
periodo di torte pasqualine, casatielli, tortani, cuddura cull'ova e
chi più ne ha più ne metta, ho ceduto anch'io al richiamo
benaugurale delle uova: come si vede dalle foto, ognuna ha un colore
diverso dall'altra. L'effetto non è voluto: è solo il bello di
poter acquistare le uova direttamente dal contadino!
Il risultato è un pane
ricco che si può mangiare sa solo, ma sta bene anche accompagnato da
verdure, salumi o formaggi (oltre alle uova, ovviamente), e mi sembra
adatto sia come centrotavola che per il tradizionale pic-nic di
Pasquetta.
Bene, dopo questo
sproloquio vi lascio alla ricetta.
Domani parto per Napoli,
dove sarò ospite di amici per qualche giorno, perciò auguro a chi
passa di qui buone feste e ci risentiamo tra qualche giorno.
Corona pasquale con le uova
Ingredienti per una grossa ciambella
intrecciata:
300 g di farina 00
200 g di farina Manitoba
20 g di miele
15 g di lievito di birra fresco
100 ml di latticello (si può fare in
casa mescolando pari quantità di latte scremato e yogurt magro –
in questo caso 50 ml + 50 ml)*
200 ml di acqua tiepida
70 g di parmigiano grattugiato
70 g di burro morbido
170 g di pancetta affumicata a cubetti
erbe aromatiche a piacere (io ho usato
salvia, rosmarino e maggiorana)
1 cucchiaino di sale
3-4 uova
1 tuorlo e qualche cucchiaio di latte
per spennellare
Sbriciolare il lievito,
unirvi l'acqua tiepida ed il miele e mescolare fino a che siano
sciolti. In una ciotola amalgamare il composto con 100 g di farina 00
prelevata dal totale, mescolare fino ad ottenere una pastella,
coprire con un foglio di pellicola e lasciare lievitare in luogo
tiepido per 30 minuti.
Far rosolare la pancetta
in un padellino senza aggiunta di grassi e tenere da parte.
Trascorso il tempo di
riposo setacciare la farina 00 rimasta e la manitoba in una capiente
ciotola, versarvi al centro il composto lievitato, il latticello, il
burro morbido a fiocchetti e cominciare ad impastare; unire quindi le
erbe tritate, il parmigiano, la pancetta e per ultimo un cucchiaino
di sale. Impastare energicamente per alcuni minuti, aggiungendo
eventualmente poca acqua tiepida o farina per ottenere un impasto
morbido ma lavorabile. Trasferire l'impasto in una ciotola
leggermente unta, coprire con un telo e lasciare lievitare in luogo
tiepido per 2 ore.
Trascorso il tempo di
riposo riprendere l'impasto, suddividerlo in tre parti e formare tre
lunghi salsicciotti, intrecciarli tra loro ed unire le due estremità,
ottenendo così una ciambella intrecciata. Trasferirla sulla placca
foderata di carta forno, lavare le uova e affondarle nell'impasto a
distanza regolare; coprire a campana e lasciare nuovamente lievitare
per un'ora circa.
Preriscaldare il forno a
180°. Spennellare la superficie della ciambella con il tuorlo
sbattuto con qualche cucchiaio di latte ed infornare per circa 30-40
minuti.
*Ho usato il latticello
per conferire maggiore morbidezza all'impasto, ma può essere
tranquillamente sostituito da un pari quantitativo di latte.
E' bellissima!
RispondiEliminaTanti auguri di Buona Pasqua Giulia! :)
A presto!
Ti ringrazio Emanuela.
RispondiEliminaSono appena passata da te, e quella colomba che hai preparato merita mille complimenti.
Buone feste
Stupenda la tua corona ! Chissà che profumo nella tua cucina e quando sarà in tavola sarà una gioia ! Buona Pasqua , auguri !
RispondiEliminaGrazie Rossella! In effetti la cucina era avvolta da un profumo stupendo
EliminaCiao Giulia! Grazie per essere passata da me, così ho avuto la possibilità di conoscere il tuo blog!
RispondiEliminaQuesta corona è speciale, complimenti, sei molto molto brava!
Ti lascio mi miei auguri per una serena e buona Pasqua! A presto.
Grazie a te per essere passata di qui, e di complimenti.
EliminaA presto!
ciao Giulia!
RispondiEliminasembra il tortano ma ingentilito.
Complimenti
Degna