L'archivio delle ricette che prima o poi vorrei provare cresce a dismisura di giorno in giorno, alimentato un po' dalle memorie di famiglia e dal patrimonio della tradizione, un po' dagli innumerevoli spunti che traggo dai miei blog preferiti, ed un po' dall'incessante lavorio della mia mente, sempre intenta a ragionare su possibili accostamenti di sapori e consistenze.
Capita così che un piatto che per qualche ragione mi ha colpita moltissimo possa finire relegato in fondo ad una lista che non fa che allungarsi, e che venga superato in ordine di priorità dalla nuova ispirazione del momento, dalla voglia di utilizzare un prodotto di stagione, o più semplicemente da qualcosa che nasce un po' per caso da quello che ho in frigo.
Così è capitato con il pull-apart bread, o, per dirla all'italiana, il pane a fisarmonica: un pane “smontabile” che ha furoreggiato sul web per qualche tempo, per poi venire soppiantato da nuove mode. L'idea è carina e si presta bene per un'occasione conviviale, visto che si tratta di un pane bello da vedere che può fungere da centrotavola, dal quale ognuno può sfogliare direttamente con le mani la propria fetta. In più ha il vantaggio di essere ampiamente personalizzabile e, a dispetto delle apparenze, è anche semplicissimo da preparare.
Come tutte le mode, è difficile stabilirne la paternità. Per la ricetta dell'impasto ho deciso di affidarmi a lei (ma non avendo l'impastatrice ho lavorato a mano), mentre per la farcitura sono andata “a braccio”: ho utilizzato dei dolcissimi pomodorini secchi di Pachino che i miei genitori mi hanno portato dalla loro vacanza in Sicilia, a cui ho sposato due ingredienti altrettanto mediterranei: la feta e l'origano. Si tratta solo di uno spunto, poi ognuno può seguire il proprio estro (io ad esempio voglio provarne presto una versione con le erbe aromatiche).
Pull-apart bread – Pane a fisarmonica
Ingredienti per uno stampo da plumcake della lunghezza di 25 cm:
375 g di farina 0
250-280 ml di latte a temperatura ambiente
un pizzico di zucchero
5 g di malto in polvere o di miele
10 g di lievito di birra fresco
7 g di sale
25 g di burro morbido
Per il condimento:
burro fuso o olio extravergine d'oliva q.b. per spennellare la superficie
un cucchiaio di concentrato di pomodoro
alcuni pomodorini secchi a pezzetti (per me degli ottimi e dolcissimi pomodorini di Pachino)
70 g circa di feta
origano secco
Versare in una ciotola il latte, sbriciolarci dentro il lievito, aggiungere il pizzico di zucchero, il malto o il miele, mescolare e lasciar riposare 5 minuti.
Se si impasta a mano: in un'ampia terrina versare la farina ed aggiungere gradatamente il miscuglio di latte e lievito; iniziare ad impastare e quindi aggiungere il sale; quando l'impasto comincia ad essere ben amalgamato unire il burro morbido a tocchetti ed impastare ancora alcuni minuti, fino a quando si otterrà una palla liscia ed elastica. Trasferirla in una ciotola coperta da pellicola e far lievitare fino al raddoppio.
Se si usa la planetaria: mettere nella ciotola della planetaria la farina, avviare con la foglia ed aggiungere gradatamente il latte; quando l'impasto comincia a formarsi aggiungere il sale continuando ad impastare, portare quasi ad incordatura, unire il burro, sostituire la foglia con l'uncino e finire d'incordare. L'impasto sarà pronto quando si staccherà dalle pareti e dal fondo della ciotola e risulterà liscio ed elastico. Una volta pronto trasferirlo sulla spianatoia, lavorarlo brevemente, formare una palla e metterla a lievitare in una ciotola coperta da pellicola fino al raddoppio.
Trascorso il tempo di riposo stendere l'impasto con il matterello in un quadrato di 30 cm di lato su un foglio di carta forno infarinata. Sciogliere il burro e spennellare la superficie dell'impasto, poi spalmarvi il concentrato di pomodoro e cospargere uniformemente con la feta sbriciolata e l'origano.
Con un taglia pizza ricavare 6 strisce della stessa larghezza, sovrapporle lasciando la parte condita verso l'alto, tagliarle in 5 quadrati, sistemarli in verticale nello stampo da plumcake imburrato ed infarinato e lasciare raddoppiare di volume coperto con pellicola.
Infornare a 180° per circa 30-40 minuti.
Guarda, io ormai le liste di ricette da provare manco le conto più, ma decisamente questo pull-apart bread ci rientra appieno.. assolutamente da fare!
RispondiEliminaProvalo perché è un'idea perfetta per una cena o un aperitivo tra amici.
EliminaGrazie Michela, sei troppo buona!
RispondiEliminaNon appena rinfresca… so io cosa fare!!!
RispondiEliminagrazie dell'idea!
;-)
Ciao Gaia. Qui il caldo vero è arrivato per due giorni e poi ha di nuovo lasciato spazio a temperature decisamente fresche per il periodo. Per questo il mio forno non è ancora andato in vacanza!
EliminaSono contenta se proverai.
Buona serata
grazie Giulia di essere passata da me! il tuo blog mi piace tanto: ricete sfiziose e foto belle!
RispondiEliminaun caro saluto!
elisa
Grazie a te, Elisa.
EliminaBuona giornata
E io condivido tutto quello che hai scritto, mi ritrovo spesso con appunti presi, pagine salvate, fogli di magazine con tutte le ricette che mi piacciono e vorrei fare e poi invece parto con il colpo di fulimne del momento :). Però hai fatto benissimo a fare questo meraviglioso pane è proprio bello da vedere e mi piacerebbe proprio provarlo prima o poi. Un saluto grande, Angela
RispondiEliminaMi sa che siamo in molte ad essere in questa situazione!
EliminaSe proverai questo pane fammi sapere come lo trovi.
A presto!
Questi pani, spesso visti nei siti americani mi hanno sempre affascinato! Il tuo è favoloso... hai messo un ripieno mediterraneo e saporitissimo!!! :)
RispondiEliminacomplimenti!
Ciao Terry, e grazie per la tua visita.
EliminaHai ragione, i pani decorativi hanno un loro fascino, ed infatti, anche se con un po' di ritardo, ho ceduto anch'io...
A presto!
Questo pane è davvero strepitoso e non solo nell'estetica e nell'esecuzione..racchiude tutto il gusto della tua terra e sa di mediterraneo..troppo delizioso, complimenti!
RispondiEliminaL'impasto è spettacolare, molto versatile io ci faccio di tutto! Ti è venuto davvero bello anche il ripieno mi piace moltissimo. Ciao cara a presto salutissimi Manu.
RispondiEliminaGrazie Manuela, ma mai come in questo caso si può dire che l'impasto è "farina del tuo sacco" (e di quello di Martina)!
EliminaA presto
Come ti capisco, cara Giulia!
RispondiEliminaQuesto pane però è fantastico, e non vedo l'ora di vedere la versione con le erbe aromantiche!
:*
Era da troppo tempo che ce l'avevo in archivio, e ormai non poteva più aspettare!
EliminaBuona giornata