Ricordate quando, pochi giorni fa, vi dicevo che non amo friggere, che a casa mia non lo faccio quasi mai e che in genere il Carnevale da queste parti passa quasi inosservato? Bene, tanto per smentirmi oggi vi propongo un dolce fritto, perché le regole esistono anche per poter ammettere ogni tanto una golosa eccezione.
La scelta di preparare i Loukoumades, in realtà, è stata casuale: stavo sfogliando la mia “Bibbia della cucina greca” alla ricerca di un’altra ricetta, quand’ecco che queste frittelle dorate e ricoperte di miele hanno attirato la mia attenzione.
In genere nelle tipiche taverne greche si trova una varietà molto limitata di dessert e l’abitudine più diffusa è quella di concludere il pasto semplicemente con della frutta. La tradizione pasticcera, fortemente imperniata sull’uso di sciroppi, miele e spezie, si esprime al meglio nelle preparazioni casalinghe ed è riservata al momento del caffè o all’accoglienza di un ospite. Anche i Loukoumades rientrano in questa categoria: semplici palline di pasta fritta imbevute di miele e cosparse di cannella e frutta secca, tradiscono probabilmente una derivazione turca, ma infinite varianti di questo dolce sono ampiamente diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo, nell’Asia meridionale ed in Medioriente.
Ciò che mi ha subito incuriosita è la povertà dell’impasto, niente più che semplice pasta lievitata, sostanzialmente neutra e per questo adattabile anche ad una versione salata. Ed è così che ho fatto: una parte delle frittelle, semplicemente cosparsa con un pizzico di sale, è diventata un goloso aperitivo. Se pensate di fare altrettanto, vi consiglio di raddoppiare le dosi!
Loukoumades – Frittelle greche al miele
(Ricetta tratta da La cucina di Vefa, di Vefa Alexiadou)
Ingredienti per circa 40 loukoumades:
175 g di farina 00
120 ml di latte tiepido
120 ml di acqua tiepida
2 g di lievito di birra liofilizzato istantaneo (ho notevolmente ridotto il quantitativo originariamente previsto dalla ricetta)
1 cucchiaio di zucchero semolato
½ cucchiaino di sale
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
miele q.b., riscaldato a bagnomaria (perfetto quello di timo, in alternativa un tipo aromatico)
cannella in polvere
noci o pistacchi per decorare
olio d’arachidi per friggere
Setacciare la farina, aggiungervi il lievito e lo zucchero e mescolare gli ingredienti. Unire quindi l’olio, il latte, l’acqua ed infine il sale e lavorare l’impasto con una frusta a mano o elettrica fino ad ottenere un composto denso e liscio. Coprire con un foglio di pellicola e lasciar lievitare in luogo tiepido fino a quando il volume non è triplicato.
Scaldare abbondante olio in una padella per fritti e portarlo alla temperatura di 180°. Con un cucchiaio bagnato prelevare una noce di impasto e con l’aiuto di un secondo cucchiaio, anch’esso bagnato, farla scivolare delicatamente nell’olio bollente. Procedere allo stesso modo, bagnando i cucchiai tra un passaggio e l’altro in modo che l’impasto non si attacchi.
Friggere alcuni bomboloncini per volta, tenendoli immersi nell’olio con una paletta forata finché non sono ben croccanti e dorati. Scolarli su carta assorbente per far perdere l’unto in eccesso, quindi trasferirli su un piatto di portata ed irrorarli con il miele caldo. Spolverizzarli di cannella e completare con i pistacchi o le noci grossolanamente tritati. Servire subito.
anch'io non amo friggere, ma per carnevale faccio sempre un'eccezione. di solito si tratta di dolci tipicamente nostrani, non ho mai provato delle frittelle come queste... devono essere golosissime, soprattutto l'idea dell'abbinamento con miele, cannella e pistacchi deve essere divino!
RispondiEliminaSì, confermo che l'insieme di sapori è ottimo. Se poi, come me, ami il miele, puoi sbizzarrirti a provare varie tipologie, variando anche la frutta secca di accompagnamento.
EliminaBuona giornata!
Uuuuuuhhh ma che belline!
RispondiEliminaUn altro lievitato wow!!!!
Che tentatrice che sei in questi giorni! Tra panissimo e la mia gola sogno lievitati anche di notte! :)))
Eheh, ci credo!
EliminaGiulia bella!!! :-))
RispondiEliminaQueste palline sono meravigliose nella forma e nella sostanza, sai??
Adoro la cannella in modo esagerato e se rimango un altro po' qui, scappo dal lavoro e corro a casa ad impastare!:-DDDDD
E confermo quello che ha detto la mia socia: ci proponi una tentazione dietro l'altra e ho come l'impressione che lieviterò anche io! :-OOOOO
Grazie per aver condiviso questa ricetta e la sua storia!
Bacio grande e buon proseguimento di giornata!!:-*
Grazie a te per le parole affettuose che mi dedichi sempre!
EliminaIo invece non sono un'amante sfegatata della cannella, ma devo dire che una leggera spolverata su queste frittelle sta benissimo.
Un abbraccio
Sono stata svariate volte in Grecia e non ho mai avuto il piacere di assaggiarle..grazie x questa golosissima ricetta, chissà che quest'anno non mi cimenti nel fritto anch'io :-P
RispondiEliminaIo ci sono stata una volta sola ma anche a me non sono capitate sotto tiro...se no non me le sarei lasciate sfuggire!
EliminaAnche tu innamorata persa della cucina greca?Devo comperare il libro che indichi.'Ste frittelle ti sono venute benissimo,bravaaaaa!
RispondiEliminaA presto
Monica
Sì, la cucina greca mi piace molto perché è semplice, genuina e piena di sapore.
EliminaIl libro da cui ho tratto la ricetta è molto ben fatto e te lo consiglio di cuore: si scoprono anche piatti meno conosciuti e particolari, oltre ai grandi classici.
A presto
La cucina greca ha una grande fascino su di me. Queste palline devono essere una delizia.
RispondiEliminaSì, confermo!
EliminaMa pensa il caso, ho un panetto di pasta per la pizza che sta lievitando proprio ora e meditavo di staccarne un pezzo per fare qualcosa di sfizioso. poi arrivi tu e allora uno strappo alla regola posso pur farlo anch'io no ? tanti baci giulia
RispondiEliminaIn effetti l'impasto è del tutto simile alla pasta lievitata che si usa anche per pizze e focacce, anche se in questo caso prevede un maggior quantitativo di liquidi ed ha la consistenza di una pastella. Ho pensato anch'io che questi dolcetti verrebbero altrettanto bene anche usando la tua "scorciatoia" :)
Eliminaanche io ho la stessa Bibbia della cucina greca (più una decina di altri libri che custodisco devotamente), splendida proposta, ogni tanto un fritto ci vuole specie a Carnevale !
RispondiEliminaCiò che amo di quel libro è che offre una panoramica davvero completa ed esaustiva sulle tradizioni greche, senza tralasciare piatti meno noti ed inconsueti.
EliminaUn abbraccio
Ma che bella scoperta!! Brava Giulia, non le conoscevo e adesso me ne sono innamorata!!
RispondiEliminaProvale, merita davvero!
EliminaBella idea, mia piace molto la cucina greca, dovrò cimentarmi un po'!!!
RispondiElimina:)
EliminaCiao Giulia, ti confesso che neanche io amo friggere ma ogni tanto per cose goduriose come queste si può fare un sacrificio!
RispondiEliminaNon conoscevo queste frittelle, sembrano deliziose, da provare!
Buon week end!
Sono d'accordo. Io ho approfittato del "momento frittura" e ho preparato anche un altro fritto, che spero di riuscire a pubblicare a breve. Visto il sacrificio, vale la pena sfruttare l'occasione!
EliminaBravissima Giulia, quanto sono golose queste frittelle, ottime con il miele!!!!!
RispondiEliminaGrazie!
Eliminabuoniiiiii! ho mangiato una cosa simile in Turchia, è possibile? ciao e complimenti!
RispondiEliminaGuarda, credo che questo genere di dolci immersi in uno sciroppo di zucchero o miele e guarniti di frutta secca sia diffuso un po' in tutto il bacino del Mediterraneo, con varianti locali, quindi è possibile che si trattasse di qualcosa di simile.
EliminaGrazie per la visita e buon weekend
Che meraviglia!!!! :) Come te anche io friggo in via eccezionale e solo per poche cose. Le frittelle, in qualunque versione, sono una delle eccezioni!!! Non la conoscebo questa ricetta, ma mi incuriosisce davvero tantissimo! te ne rubo un paio! ;)
RispondiEliminaA presto! Buona domenica!