Lo gnocco fritto, che delizia! Da un’eternità aspettavo l’occasione per provare a prepararlo e finalmente ho colto la palla al balzo, approfittando del clima carnevalesco e della contemporanea decisione di sottopormi, una volta tanto, al “sacrificio” della frittura domestica.
Lo gnocco fritto o “il” gnocco fritto, secondo un solecismo invalso nelle zone tipiche di questo prodotto e ormai giustificato dalla prassi comune, altro non è che un semplice impasto lievitato e fritto – secondo la tradizione rigorosamente nello strutto –, in genere servito come antipasto o piatto unico, accompagnato da salumi e formaggi.
Specialità diffusa in tutta l’Emilia, cambia nome a seconda della zona geografica: a Modena e Reggio Emilia gnocco fritto, a Bologna crescentina, a Parma torta fritta, a Ferrara pinzino o pincino e nel piacentino chisulén. Anche la ricetta dell’impasto subisce infinite variazioni in funzione della tradizione familiare e dell’area di provenienza: chi usa l’acqua, chi il latte, chi un insieme dei due, chi aggiunge la panna… il risultato, se fatto come si deve, è un fritto fragrante ed asciutto, insospettabilmente leggero al palato, perfetto per accogliere sottili fette di prosciutto, coppa, pancetta e culatello.
Finora l’avevo sempre mangiato nel suo luogo d’elezione, durante le nostre consuete gite primaverili per cantine, in cerca di vino sfuso. Dopo un pomeriggio di assaggi e degustazioni, la serata si concludeva immancabilmente con una tappa in un ristorante nel piacentino, che, a ragione, lo proponeva come sua specialità: un ricordo indimenticabile. Anche la versione casalinga mi ha comunque molto soddisfatta: sarà la fortuna del principiante o il fatto che nelle mie vene scorra anche un pochino di sangue emiliano, in ogni caso il primo esperimento è stato così convincente che lo condivido con piacere con voi.
Gnocco fritto
Ingredienti per 6 persone:
500 g di farina 0
170 ml di latte fresco intero
100 ml circa di acqua frizzante
30 g di strutto
2 cucchiai di vino bianco secco
10 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di zucchero
12 g di sale
strutto o olio d’arachidi per friggere
Sciogliere il lievito nel latte intiepidito e lasciarlo riposare al riparo dalle correnti d’aria fino a quando sulla superficie si sarà formata una leggera schiumetta.
Nel frattempo disporre a fontana la farina in un’ampia terrina ed unirvi al centro lo strutto, lo zucchero ed il vino bianco. Aggiungere quindi il miscuglio di latte e lievito e l’acqua frizzante poca alla volta (la dose è indicativa e può variare in funzione del tipo di farina e dell’umidità), cominciando ad amalgamare gli ingredienti con una forchetta. Unire quindi il sale, trasferire l’impasto su una spianatoia leggermente infarinata ed impastare energicamente per almeno 10 minuti, sino ad ottenere un panetto morbido, liscio ed elastico.
Trasferire l’impasto in una ciotola leggermente unta, coprire con un foglio di pellicola e lasciar lievitare in luogo tiepido fino a quando il volume sarà triplicato (circa 3 ore).
Riprendere l’impasto, sgonfiarlo e suddividerlo in due-tre parti. Stendere una porzione ad uno spessore di circa 4-5 mm (non più sottile, o lo gnocco non gonfierà durante la frittura) e con una rotella tagliapasta o un coltello affilato ricavarvi dei rombi. Procedere allo stesso modo con l’impasto restante, avendo cura di tenerlo coperto con un telo umido fino al momento della stesura, in modo che non si secchi a contatto con l’aria. Lasciar riposare i rombi per 5 minuti, quindi friggerli in abbondante olio (o strutto), pochi pezzi alla volta. Lasciar gonfiare e dorare i rombi da entrambi i lati, quindi scolarli su carta assorbente e servire caldi, accompagnati da salumi e formaggi.
Giulia, sai cosa mi viene in mente ogni volta che entro qui? soavità. Le tue foto, i tuoi post, le tue ricette, qualunque cosa pubblichi, mi danno questa sensazione di soavità, leggerezza, dolcezza...vabbè poi mi viene pure l'acquolina in bocca, ché rimango sempre una prosaica io :)))))
RispondiEliminaBellissimi "i" gnocchi!
Tamara, così mi fai arrossire! Grazie, grazie, grazie <3
EliminaChe aspetto gustoso, una vera gioia per il palato!
RispondiEliminaComplimenti è perfetto.
Grazie mille!
Eliminaper me lo gnocco fritto è l'unico per cui valga la pena impuzzolentire la casa, è la mistica apoteosi della parola frittura, è l'eletto! E non si dice lo condivido con voi così, si chiama e si dice, io apparecchio, in quanti venite? Portate il vino! ;-)
RispondiEliminaLara, mi hai strappato un sorriso! Hai ragione da vendere, se si tratta di impuzzolentire la casa con l'odore di fritto vale la pena fare le cose sul serio e lo gnocco fritto è un validissimo argomento anche secondo me.
EliminaBeh, qui è già apparecchiato e le scorte di vino sono abbondanti. Io ti aspetto!
non conoscevo la ricetta dello gnocco, quindi grazie! il tuo è perfetto, esattamente come dovrebbe essere: vuoto all'interno e bello dorato fuori! complimenti :)
RispondiEliminaGrazie Tizi. La mia è in realtà una delle infinite versioni, ma si tratta comunque di una ricetta molto semplice che dà però un risultato straordinario.
EliminaUn abbraccio
Gnocco fritto che passione! Dovrei invitare un po' di gente e tirar fuori la friggitrice... Fanno venire l'acquolina in bocca i tuoi, poi con quel prosciutto...
RispondiEliminaIo invece sono sprovvista di friggitrice e per questa ragione a casa mia il fritto è davvero cosa rara, ma per lo gnocco fritto un'eccezione è più che giustificata!
EliminaA presto
Che bontà, ne vado matta.
RispondiEliminaAnch'io!
EliminaMi stampo la ricetta perche' non l'ho mai fatto e fino ad una decina di anni fa ne ignoravo persino l'esistenza. Poi, anche qui nel milanese, e' diventato di moda, in alcuni ristoranti, offrirlo come stuzzichino prima di iniziare il pasto ma spesso ho avuto la sensazione che fosse una pallida imitazione di come dovrebbe essere un autentico gnocco fritto. Grazie per la condivisione.
RispondiEliminaCome dicevo sopra, ho avuto la fortuna di assaggiarlo nei suoi luoghi d'origine e l'ho trovato a dir poco strepitoso. Non mi ero mai lanciata nell'esperimento casalingo, ma ora che ho provato credo che ogni tanto mi concederò lo sfizio!
EliminaBuona giornata
A casa mia si chiama piadina fritta!! ma fondamentalmente è la stessa cosa!!! talmente buono che dovrebbe essere illegale!!! :-)
RispondiEliminaAhahah, è vero! Ne ho mangiata una quantità inconfessabile!
EliminaChe voglia di gnocco fritto!!! Però voglio aspettare dopo il parto, perché ora non potrei gustarmelo con salame e prosciutto crudo! Bravissima come sempre, bacioni
RispondiEliminaErika, ma non sapevo che fossi in dolce attesa!
EliminaAllora augurissimi per il lieto evento.
Ti abbraccio forte
ma tu sei una tentatrice nata, questo è da urloooooo ! Un bacione grandissimo e grazie per questa ricetta che segno subito !
RispondiEliminaMa grazie, Chiara!
EliminaUn bel bacio anche a te
Adorabile...sublime...unico e inimitabile, mi fa letteralmente impazzire! Ha Bologna, le chiamano crescentine, le ho mangiate li la prima volta! Bravissima grazie per questa deliziosa ricetta!
RispondiEliminaUn dolcissimo abbraccio e felice settimana!
Laura<3<3<3
Se si pensa alla semplicità della ricetta, sembra quasi impossibile che il risultato sia così delizioso.
EliminaGrazie per la visita e buona giornata
E qui sono d'accordo in pieno, per questo vale davvero la pena friggere. Io ne vado matta !!!!!! Che voglia Giulia mi hai fatto venire <3
RispondiEliminaEh, la puzza di fritto diventa magicamente sopportabile, quando hai la bocca piena...
EliminaBrava Giulia... questo lo conosco molto bene, una vera ghiottoneria!!!! Ti dirò, io lo adoro con la nutella!!!!
RispondiEliminaGiulia, torno qui a bearmi di questa tua ennesima meraviglia per dirti ancora grazie!
RispondiEliminaPer averla condivisa e per avercela donata! :-*********
Da Bolognese con B gigante, qui mi inchino!!!! La crescentina!!! Una meraviglia della cucina!!!
RispondiEliminaGRANDIOSA!!!
Gurda te lo dico alla tua maniera: ABOVO!!!! Adoro nel senso letterale del termine. Come si fa a smettere di mangiarlo lo gnocco fritto? Accompagnato dai nostri ottimi salumi e un pò di vino poi .... mamma mia che voglia mi hai fatto venire!
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