Amo viaggiare e la scoperta di tradizioni gastronomiche diverse dalla mia è uno degli aspetti imprescindibili di questa passione. Per la stessa ragione mi capita spesso di cucinare piatti tipici di altre regioni o paesi, talvolta per soddisfare la voglia di riassaggiare a distanza di tempo pietanze che mi hanno colpita, ma ancor più spesso per provare sapori nuovi che conosco solo di nome e che le mie papille si immaginano, ma che non ho mai avuto la fortuna di provare.
I pasticciotti leccesi rientrano nella seconda di queste categorie: pur avendone ben chiari gli ingredienti e la “sostanza”, non ne ho mai assaggiato uno. Ebbene sì, sembrerà incredibile ma non sono mai stata in Puglia! In attesa di colmare al più presto questa lacuna, ho messo le mani in pasta e mi sono lasciata trasportare dal profumo di questi deliziosi dolcetti. Avevo un paio di ricette, molto simili tra loro, ma alla fine ho deciso di affidarmi a Tamara, di cui ho seguito le puntuali indicazioni, ivi compreso l’imperativo categorico di gustare i pasticciotti ancora caldi, con l’involucro che si sbriciola tra le dita. Una goduria!
La peculiarità dei pasticciotti risiede proprio nella frolla, che va rigorosamente impastata con lo strutto. Qui in Piemonte, dove il burro regna sovrano, è un grasso poco utilizzato, tanto che anche reperirlo in commercio non è sempre cosa facile. Io stessa lo uso raramente in cucina – ad esempio quando preparo le piadine – ma è innegabile che la friabilità e la fragranza di una frolla a base di strutto sia incomparabile rispetto ad un impasto a base di burro. L’unico aspetto che vi invito a tenere in considerazione è che, per ovvie ragioni, si tratta di dolci non adatti da offrire agli amici vegetariani.
Rispetto alla ricetta originale mi sono concessa un’unica licenza, che riguarda gli stampini nei quali ho cotto i miei pasticciotti: non essendo riuscita a procurarmi le tradizionali formine ovali, ho utilizzato dei comuni stampini tondi. Tamara, spero che potrai perdonarmi!
Pasticciotti leccesi
Ingredienti per una decina di pasticciotti (lo stampino tipico è ovale, in alluminio, 6x10 cm):
per la frolla
250 g di farina 00
110 g di zucchero semolato
110 g di strutto
1 uovo
½ cucchiaino di lievito in polvere per dolci
1 pizzico di sale
la scorza grattugiata di mezzo limone non trattato
per la crema pasticcera
3 tuorli
350 ml di latte fresco intero
85 g di zucchero semolato
30 g di farina o maizena
3 strisce di scorza di limone
per completare
amarene sciroppate
1 albume leggermente sbattuto
Preparare la frolla sabbiando la farina setacciata con il lievito e lo strutto; aggiungere lo zucchero, la scorza di limone e l’uovo ed impastare velocemente. Formare una palla, avvolgerla in un foglio di pellicola e lasciarla riposare in frigo per almeno un’ora.
Nel frattempo preparare la crema pasticcera. Mettere a scaldare il latte in un pentolino con la scorza di limone. In una bastardella sbattere i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina setacciata e mescolare bene in modo da eliminare gli eventuali grumi. Quando il latte sta per sfiorare l’ebollizione, eliminare le scorze e versarlo lentamente nella montata di tuorli e zucchero. Cuocere a fiamma bassa, sempre mescolando, fino a quando la crema si addensa.
Travasare la crema in una ciotola e raffreddarla rapidamente immergendo quest’ultima in acqua e ghiaccio; coprire con pellicola a contatto e tenere da parte.
Riprendere la frolla dal frigo, imburrare gli stampini e rivestirli con uno strato d’impasto dello spessore di circa 3 mm. Bucherellare il fondo, versarvi la crema raffreddata e completare con le amarene sciroppate. Stendere la frolla restante ad uno spessore di un paio di millimetri e ricavarvi degli ovali o dei dischetti con cui ricoprire gli stampini, premendo con le dita per fare aderire la pasta ed eliminando quella in eccesso. Praticare qualche buchino con uno stuzzicadenti ed infine spennellare i pasticciotti con l’albume.
Cuocere in forno statico a 180° per circa 25 minuti e servire appena sfornati.
L' amarena sembra un cuore . . . sono bellissimi!!
RispondiEliminaNon li ho mai assaggiati, ma direi che sono squisiti!!
Buona giornata!!
Ciao Silvia! Ti assicuro che il cuore di amarena non era voluto, ma è spuntato fuori così quando ho tagliato il pasticciotto. Però si accordava bene con l'ambientazione un po' romantica delle foto e così ho pensato di farlo risaltare.
EliminaBuon weekend!
Giulia ma che bellissima sorpresa!!!! Zitta zitta non mi hai detto niente!!
RispondiEliminaSono stupendi i tuoi pasticciotti, altro che perdonata, sei promossa a pienissimi voti con lode!
Anche la forma mi piace tantissimo, un piccolo cilindro non svasato e che contiene tanta tanta crema!! E che dire del cuore di amarena?
Felice! Stamattina mi hai fatta proprio felice!!!!
E prima ancora di scrivere qui, li ho messi in prima fila nella pagina più bella del nostro blog, quella dedicata a chi cucina le nostre ricette!
Grazie di cuore cara!!!
Grazie a te Tamara, sono contenta di aver superato l'esame!
EliminaLa tua ricetta era perfetta! Grazie anche per avermi inserita nella pagine delle ricette rifatte dai vostri lettori: ne sono onorata.
Un caro abbraccio e buon weekend
Che belli i pasticciotti!! Sai che anche noi non li abbiamo mai assaggiati? Sono super invitanti con questa sorpresa di amarena nel cuore :)
RispondiEliminaBuon weekend, un bacione!
Beh, mi rincuora sapere di non essere l'unica a non aver mai assaggiato queste piccole delizie nella loro terra natale!
EliminaBuon weekend!
Avevo bisogno di tornare con la mente all'estate, alla Puglia, a quel sole che oggi non c'è... ottimo tempismo venire qui oggi, mi hai regalato un bel momento! :-) E il cuore di amarene batte forte, lo sento...
RispondiEliminaChe bello sapere di aver seguito la direzione dei tuoi pensieri, involontariamente, ed aver assecondato la tua voglia di Puglia.
EliminaIl cuore di amarena l'ho scoperto solo al momento del taglio e mi piaceva lasciarlo in bella vista a mo' di dedica per i miei lettori.
Un abbraccio
Molto deliziosi questi pasticciotti dal cuore tenero !
RispondiEliminaEheh, grazie!
EliminaLi devo fare!!!! i pasticciotti di Tam...che bellissima interpretazione Giulia.
RispondiEliminaa pure l'amarena a forma di cuore ti è venuta fuori!!! ♥
:-)
grazie per averli proposti, mi hai ricordato che li ho in lista d'attesa da troppo tempo...
ciao, e buonissimo weekend
Ricette in lista d'attesa, dici? Con me sfondi una porta aperta! Infatti ci ho messo qualche mesetto prima di riuscire finalmente a fare questi pasticciotti, che sono rimasti lì in attesa pazienti del loro turno. E credo proprio che dovrò rifarli presto perché sono deliziosi!
EliminaBuon weekend
sono bellissimi, chissa' che buoni!!!!Anche a me piace spaziare in cucina e provare piatti tipici di altre regioni, hai fatto bene!!!!Baci Sabry
RispondiEliminaGrazie Sabry!
EliminaChe buoni i pasticciotti, li ho mangiati una sola volta e me ne sono innamorata. i tuoi sono bellissimi e quel cuore di amarena li rende pure romantici . Complimenti Giulia cara
RispondiEliminaUn bacio e buon fine settimana
Grazie Lisa. Io invece aspetto l'occasione di assaggiarli sul posto, spero molto presto.
EliminaBuona domenica
Li conosco benissimo, ne ho degustati tanti nei miei viaggi in Salento. Li ho anche provati a fare in casa. Ottimi.
RispondiEliminaTi sono venuti benissimo.
Grazie Fra. Non vedo l'ora di visitare il Salento e poter assaggiare gli originali!
EliminaUn abbraccio
Sai che li ho sempre sentiti ma mai assaggiati...e sì che mio marito è pugliese!!!! :-) sarà quello strutto nella frolla che mi fa un po' desistere...ma secondo te se la frolla viene fatta normalmente...non ha niente a che vedere vero??
RispondiEliminaCiao Chiara. Guarda, da quel che so la frolla del pasticciotto andrebbe rigorosamente fatta con lo strutto. Detto questo, credo che tu possa provarla anche con il burro: non saranno la stessa cosa ma non ho dubbi che sarebbero comunque ottimi.
EliminaSe provi fammi sapere.
Buona domenica
Non li ho mai assaggiati ma il loro aspetto è troppo invitante :-) Complimenti Giulia e felice we <3
RispondiEliminaAllora devi rimediare!
EliminaUn abbraccio
Hanno un aspetto così goloso con quel delizioso ripieno, complimenti Giulia, sono perfetti!!!
RispondiEliminaBuona serata...
Grazie Ely, sei troppo gentile!
Eliminali ho mangiati una sola volta nella vita e me ne innamorai! li ho ricercati poi senza mai trovare quelli perfetti e quel sapore delizioso che avevo scoperto. Ora grazie a te e alla tua ricetta sono certa di poter di nuovo trovare quella serenità e quel piacere di quel boccone, dolce e scioglievole! Grazie di cuore!!!
RispondiEliminaCiao Elena. Chissà se quel sapore che stai cercando si nasconde proprio in questi pasticciotti? Io spero tanto di sì ed attendo un tuo parere.
EliminaUn abbraccio e buona domenica
Ciao Giulia, complimenti per il tuo bel blog! I pasticciotti non li ho mai provati neanche io pur avendone sentito parlare, e in Puglia ci sono anche stata! Le tue foto fanno proprio gola :-) A presto!
RispondiEliminaJessica
Ciao Jessica. Grazie mille per la visita!
EliminaLa prossima volta che torni in Puglia non lasciarteli scappare: sono deliziosi!
A presto
Ciao Giulia, e come ti capisco, io sono una curiosona e devo assaggiare e poi rifare tutto ciò che trovo di nuovo quando viaggio. Questi pasticciotti sono una meraviglia, tutta quella crema e la sorpresina al centro....fantastici. Un abbraccio e buon week end!
RispondiEliminaGrazie Angela!
Eliminaun abbraccio e buon weekend
Ecco, noi siamo vegetariane (pescetariane, in realtà...) e lo strutto non lo mangiamo, ma queste tortine devono essere deliziose! Dici che con i burro perdono molto? :-)
RispondiEliminaCiao ragazze! Come dicevo sopra, credo che con il burro la friabilità ed il gusto non saranno propriamente gli stessi, ma non ho dubbi che il risultato sia comunque molto buono. Se provate aspetto di sapere come è andata!
EliminaBuona giornata