Della Babka ("nonna", in polacco), avevo letto più volte qua e là nelle mie scorribande blogghesche; era solo questione di tempo, ma non avevo dubbi che presto o tardi non avrei saputo tenere a bada il prurito che avverto quando m'imbatto in questo genere di lievitati, ed avrei capitolato.
Recentemente è tornata a fare capolino tra i miei pensieri, e prontamente mi sono messa all'opera, già pregustando il conforto che mi procura impastare (e gustare) con lentezza una fragrante brioche.
Si tratta di un dolce di pasta lievitata farcita ed intrecciata tipico dei paesi dell’Europa orientale ashkenazita - dove tradizionalmente accompagna la celebrazione della Pasqua ebraica - ampiamente diffuso anche in America del nord, in particolare nelle città con una numerosa presenza ebraica.
Sulla scelta del ripieno non ci sono limiti alla fantasia: io ho optato per una farcia a base di semi di papavero e noci, sebbene la versione più diffusa preveda il cioccolato; voi personalizzate la babka come meglio credete e sono certa che il risultato non vi deluderà.
Per una nota di golosità extra, vi segnalo che spesso si usa arricchire la superficie dell'impasto con una cascata di streusel, preparato mescolando farina, zucchero e burro in parti uguali: si creerà così un piacevole contrasto tra la soffice scioglievolezza della brioche e le briciole croccanti.
Ingredienti per uno stampo da plumcake (23x10x6 cm):
Per la pasta lievitata:
250 g di farina
70 g di burro
1 uovo grande
100 ml di latte fresco intero
30 g di zucchero semolato
5 g di sale fino
5 g di lievito di birra fresco
Per la farcitura:
50 g di burro morbido
60 g di zucchero di canna
5-6 cucchiai di semi di papavero
80 g di gherigli di noce grossolanamente spezzettati
1 cucchiaio di acqua di fiori d’arancio
1 cucchiaio di latte
Sbriciolare il lievito nel latte intiepidito (max. 30°), mescolare e lasciare riposare per 5-10 minuti o fino a quando sulla superficie si sarà formata una caratteristica schiumetta.
In un’ampia terrina setacciare la farina, unire lo zucchero e versare al centro il miscuglio di latte e lievito; unire l’uovo sbattuto e cominciare ad impastare. Unire quindi il sale e lavorare energicamente l’impasto per alcuni minuti (se si possiede la planetaria, impastare con la foglia a velocità media, fino ad incordatura).
Unire a questo punto il burro morbido, un tocchetto alla volta, lasciando assorbire il precedente prima di aggiungere il successivo ed impastare fino ad ottenere un panetto liscio, morbido ed elastico.
Riporre l'impasto in una capiente terrina leggermente oliata o imburrata, sigillare con un foglio di pellicola e lasciar riposare per 8-10 ore in frigorifero.
Trascorso il tempodi riposo, riprendere l'impasto, lasciarlo a temperatura ambiente per 30 minuti e quindi stenderlo sulla spianatoia infarinata sino ad ottenere un rettangolo di circa 30x40 cm.
Lavorare il burro morbido con lo zucchero di canna e l’acqua di fiori d’arancio e spalmare la crema ottenuta sulla superficie dell’impasto, lasciando libero un bordo di circa 1 cm. Cospargere abbondanemente con i semi di papavero ed i gherigli di noce spezzettati. Arrotolare l’impasto partendo dal lato lungo sino ad ottenere un salsicciotto. Con un coltello affilato dividere il rotolo a metà nel senso della lunghezza; intrecciare quindi le sue parti tra loro e trasferire la babka in uno stampo da plumcake rivestito di carta forno.
Coprire a campana con un sacchetto di plastica pulito e lasciare lievitare in luogo tiepido ed al riparo da correnti d'aria fino al raddoppio.
Spennellare delicatamente la babka con poco latte e cuocerla in forno caldo a 180° per circa 30 minuti.
Grazie per questa bellissima ricetta!!!
RispondiEliminaDa provare sicuramente.
Ti abbraccio
Manu, spero tanto che mi farai sapere se la proverai!
Eliminaanch'io ho provato la babka tempo fa e so quanto sia golosa! la tua ha un bellissimo intreccio e con semi e frutta secca deve essere davvero ottima, complimenti!
RispondiEliminaEcco, io mai provato l'originale, ma ti garantisco che questa vale la pena :)
EliminaIo sbavo ogni volta, a questa visione ^_^
RispondiEliminaAnche adesso, ti ho avvertita :D
:)
EliminaE' tanto che mi propongo di farlo anche io ed ancora non ci sono riuscita. Prima o poi lo faro anche io, ha un aspetto favoloso e immagino che buon gusto.
RispondiEliminaProva, vedrai che non è affatto difficile. E poi fammi sapere...
EliminaNon ho mai provato questa ricetta e l'aspetto della tua mi lascia senza parole e con quel prurito di cui parli :-P
RispondiEliminaChissà quali golose (e salutari) varianti inventeresti tu...
EliminaIo non l' ho ancora fatta ma ogni volta che la vedo me ne innamoro, questa così farcita è bella rustica e deliziosa! ottima davvero Giulia!!
RispondiEliminaBuona serata!!
Silvia, con le tue mani doro per i lievitati non ho dubbi che sforneresti una meraviglia!
EliminaFatto ieri! Ed è già a metà...
RispondiEliminaMorbidissimo, ottima ricetta! Grazie!
Mi consola sapere che questo genere di dolce ha vita assai breve non solo a casa nostra! Grazie per essere passata ed avermi lasciato una tua impressione
Eliminavoglio proprio provare a farlo!!!
RispondiEliminaciao
elisa