mercoledì 22 dicembre 2021

Casette di pandizenzero - Gingerbread house cookies

 

Casette di pandizenzero - Gingerbread house cookies - Ab ovo blog

Sono una di quelle persone che all'arrivo di dicembre vengono guardate alternativamente con sospetto, incredulità o addirittura una certa riprovazione perché immuni dalla febbre dell'addobbo, delle lucine, dell'albero vestito a festa.

Ebbene sì, in questi giorni casa mia non cambia di una virgola rispetto agli altri mesi dell'anno, e la smania collettiva per l'atmosfera natalizia non riesce a coinvolgermi. L'unica concessione al clima di festa rimane la cucina: lì sì, negli ormai microscopici sprazzi di tempo libero, mi piace respirare il Natale dedicandomi a qualcosa di buono, e preferibilmente bello, da condividere con gli affetti più cari.

Quest'anno mi sono fissata con l'idea di realizzare i Gingerbread house cookies, dei biscotti di pandizenzero a forma di casetta, ispirati alle variopinte abitazioni scandinave. 

Lavorare su un biscotto "piatto" è sicuramente più semplice rispetto alla costruzione di una casetta di pandizenzero tridimensionale: qui occorre solo un poco di manualità per la decorazione. L'idea dei biscotti-casetta può quindi essere un ottimo compromesso per dare spazio alla vena creativa che sotto le feste sembra farsi più prepotente, anche per chi ha poco tempo a disposizione e teme la débacle con un progetto architettonico più complesso :)

Come potrete notare dal decoro un po' impreciso e tremolante, oltre ad aver perso la mano con sac à poche e affini, io purtroppo mi sono accorta in ritardo di non avere una bocchetta piccola per la finitura con la glassa. Vi consiglio quindi di dotarvi dei beccucci più piccoli in commercio (1 o 2) per poter lavorare di precisione e impreziosire le vostre casette con dettagli e piccoli particolari.

Se avete voglia di assaporare il gusto intenso e speziato del pandizenzero, vi raccomando caldamente di provare questa ricetta, anche sotto forma di biscotti semplici. Io l'ho scovata anni fa sul sito di Delia Smith e da allora non l'ho più abbandonata: è facile, ha un'ottima resa, ed è ottima per profumo, fragranza e consistenza.

Se poi siete particolarmente ispirati e volete fare le cose in grande, allora potete pensare di utilizzare queste casette di biscotto per decorare una torta: basterà disporle affiancate lungo il perimetro del dolce, facendole aderire con uno strato di frosting, panna o cioccolato. L'effetto wow è assicurato.


Casette di pandizenzero - Gingerbread house cookies 

Ingredienti per una dozzina di casette di pandizenzero

Per i biscotti:
(ricetta tratta dal sito di Delia Smith)

225 g di farina 00 setacciata
75 g di zucchero di canna grezzo
2 cucchiai di sciroppo d'acero o miele
1 cucchiaio di melassa (se non l'avete potete utilizzare il miele)
1 cucchiaio d'acqua
1 cucchiaino di cannella macinata
1 cucchiaino colmo di zenzero in polvere
un pizzico di chiodi di garofano macinati
un pizzico di noce moscata (mia aggiunta)
la scorza grattugiata di mezza arancia non trattata
95 g di burro
1/2 cucchiaino di bicarbonato


Per la ghiaccia reale:

20 g di albume
120 g di zucchero a velo
qualche goccia di succo di limone fresco

Preparare l'impasto dei biscotti pandizenzero. Riunire in una pentola lo zucchero, lo sciroppo d'acero (o il miele), la melassa, l'acqua, le spezie e la scorza d'arancia. Portare ad ebollizione a fuoco moderato, mescolando continuamente. 

Togliere la pentola dal fuoco ed aggiungervi il burro a cubetti ed il bicarbonato, mescolando fino al completo scioglimento del burro. Aggiungere quindi gradualmente la farina, fino ad ottenere un impasto morbido e malleabile (eventualmente aggiungere un po' di farina, se dovesse essere necessario). Formare una palla con l'impasto, avvolgerla in un foglio di pellicola e mettere a riposare in frigo per almeno mezz'ora (io l'ho lasciata tutta la notte, riportandola a temperatura ambiente un quarto d'ora prima di stenderla). Stendere la pasta su una spianatoia leggermente infarinata ad uno spessore di 3-4 mm circa e ritagliarvi le casette aiutandosi con delle sagome in cartoncino. Trasferire i biscotti su due teglie ricoperte di carta forno e riporli in frigo per 20-30 minuti. 

Cuocere le casette di pandizensero in forno caldo a 180° per circa 10 minuti o fino a quando avranno assunto un bel colore dorato. Quando i biscotti saranno perfettamente raffreddati, si può passare alla decorazione.

Preparare la ghiaccia reale. Sbattere leggermente l'albume con poche gocce di succo di limone fino a renderlo leggermente schiumoso. Unire quindi lo zucchero a velo e montare il composto con le fruste elettriche, fino ad ottenere una glassa lucida e soda.

Trasferire la glassa in una sac à poche con bocchetta piccola e procedere alla decorazione delle casette di pandizenzero. Con le dosi indicate avanzerà sicuramente della glassa. La rimanente può essere utilizzata per la decorazione di torte e biscotti, conservandola in frigo ben coperta con pellicola a contatto (in modo che non secchi) per pochi giorni.

martedì 30 marzo 2021

Wool roll bread al cioccolato - Brioche gomitolo di lana


Wool roll bread al cioccolato - Brioche gomitolo di lana


Ebbene sì, sono vittima anch'io dell'ultimo tormentone culinario del web.

Galeotta fu Martina e la sua esecuzione da manuale del Wool roll bread, la brioche gomitolo di lana che impazza sui social da alcune settimane.

La ricetta originale proviene dal canale YouTube di Apron e, come promette il nome stesso, consente di ottenere in poche mosse una brioche dall'aspetto simile a una vaporosa matassa di fili. Non è richiesta infatti una manualità particolare; semmai una piccola dose di pazienza per intagliare e arrotolare i pezzi di impasto che andranno a formare il wool roll bread.

Quanto alla sostanza, consistenza super soffice e sapore essenzialmente neutro rendono questo lievitato la base ideale per farciture sia dolci che salate. Io ho optato per del semplice cioccolato, ma sarebbero perfette anche frutta secca, confetture o creme, senza tralasciare i ripieni salati a base di formaggi e salumi.

Wool roll bread al cioccolato - Brioche gomitolo di lana


Wool roll bread al cioccolato - Brioche gomitolo di lana


Ricetta tratta da qui

Ingredienti per uno stampo da 20 cm di diametro a bordi alti

300 g di farina tipo 0
8 g di lievito di birra fresco
80 ml di latte fresco a temperatura ambiente
100 ml di panna fresca a temperatura ambiente
1 uovo medio
30 g di zucchero semolato
5 g di sale
50 gi di cioccolato fondente a pezzetti


Sciogliere il lievito nel latte e lasciarlo attivare per qualche minuto.

Inserire nella planetaria con la foglia la farina setacciata, il latte, l'uovo, lo zucchero e circa un terzo della panna ed avviarla a velocità bassa fino a far amalgamare sommariamente gli ingredienti. Unire quindi il sale e quando l'impasto avrà iniziato ad incordarsi e risulterà lucido e liscio unire poco a poco la restante panna. Lavorare fino a completo assorbimento. Riporre l’impasto in un contenitore, coprire con pellicola e lasciare lievitare fino al raddoppio.

Trasferire l'impasto su un piano di lavoro infarinato e dividerlo in 5 pezzi di egual peso. Arrotondare ogni pezzo e coprire le palline con pellicola, lasciandole riposare per 15 minuti in modo che il glutine si rilassi e sia più semplice stenderle.

Imburrare leggermente uno stampo circolare da 20 cm e rivestirne il fondo con un un cerchio di carta forno tagliato a misura. Rivestire anche le pareti con una striscia di carta forno.

Procedere alla formatura del wool roll bread. Prendere ciascuna pallina, infarinarla sotto e sopra e stenderla nel senso della lunghezza in modo da darle una forma ovale. Con un raschietto per pasta creare dei taglietti paralleli a pettine nella metà inferiore della pasta. Farcire la parte superiore dell’ovale con il cioccolato a pezzetti e ripiegare i lembi laterali verso il centro; quindi arrotolare verso il basso fino ad ottenere un rotolino. Adagiare ciascun rotolino così formato uno adiacente all’altro nello stampo precedentemente preparato.

Wool roll bread - Tutorial formatura

Wool roll bread - Tutorial formatura

Wool roll bread - Tutorial formatura

Wool roll bread - Tutorial formatura



Coprire lo stampo con pellicola e porre a lievitare in luogo tiepido per circa 1 ora o comunque finché l’impasto sarà ben raddoppiato. Scoprire il wool roll bread e spennellare delicatamente la superficie con poca panna fresca o latte.

Nel frattempo preriscaldare il forno a 170° e cuocere il wool roll bread al cioccolato per 17-20 minuti. Sfornare, staccare delicatamente i bordi della brioche dalla carta forno e metterla a raffreddare su una gratella.


Wool roll bread al cioccolato - Brioche gomitolo di lana

venerdì 19 marzo 2021

Uova ripiene marinate alla barbabietola

 

Uova ripiene marinate alla barbabietola


Una ricetta senza preamboli, quasi telegrafica. E un'unica, piccola foto a corredo.

Ma d'altra parte il blog per me rimane innanzitutto uno spazio in cui archiviare i miei esperimenti e dove torno io stessa a scartabellare quando ho il desiderio di replicare qualcosa, senza troppe velleità.

Al di là delle istruzioni per ottenere un colore rosa shocking - la parte divertente e scenografica della ricetta - di queste uova voglio appuntarmi soprattutto le dosi del ripieno, di estrema semplicità e realizzato tutto con ingredienti "da dispensa", ma a mio gusto molto gradevole. Siccome so che avrò voglia di riproporlo nei mesi a venire ne lascio una breve traccia qui, e chissà che non torni utile a qualcuno.

Non è la prima volta che preparo le uova marinate alla barbabietola; in questo caso sono partita dall'ortaggio crudo, fatto poi bollire con acqua, aceto e spezie per ottenere la base della marinata, ma se siete interessati soprattutto alla resa cromatica, la polpa frullata delle barbabietole precotte è una valida scorciatoia e garantisce un buon risultato.

Quanto al ripieno, come dicevo è ancor più basico della classica versione con l'acciuga o con il tonno, molto diffusa sulle tavole primaverili ed estive qui in Piemonte. La differenza la fa il cipollotto, che regala una spinta aromatica e al contempo fresca all'insieme; se dunque vorrete provare questo ripieno, vi consiglio di non ometterlo.

Uova ripiene marinate alla barbabietola

Per la marinata alla barbabietola

1 barbabietola
2 e 1/2 bicchieri di acqua
1/2 bicchiere di aceto di mele
1 cucchiaio raso di zucchero di canna
1 bacca di anice stellato
3-4 grani di pepe
3 chiodi di garofano
1 foglia di alloro

Per le uova ripiene

6 uova
3 cucchiai colmi di maionese
1 cucchiaio di senape di Digione
1 cucchiaio di yogurt denso neutro
1 cucchiaio di cipollotto tritato (solo la parte bianca)
2 pizzichi di paprika affumicata
1 presa di sale
erba cipollina e pepe, per guarnire

Mondare e lavare la barbabietola, ridurla a tocchetti e trasferirla in una casseruola. Unirvi l'acqua, l'aceto e tutti gli ingredienti della marinata e portare a bollore. Lasciar sobbollire per circa 5 minuti, quindi rimuovere la barbabietola, far intiepidire la marinata, trasferirla in un grande barattolo alto e stretto e riporla al fresco (questo passaggio può essere fatto con alcune ore di anticipo).

Rassodare le uova immergendole in acqua fredda e lasciandole cuocere per 10 minuti dal momento del bollore. Raffreddarle sotto un getto di acqua corrente e sgusciarle.
Immergere le uova nella marinata ormai fredda e lasciar riposare al fresco per almeno 4 ore - più lungo sarà il tempo di marinatura, più intensa la colorazione.

Scolare le uova, tamponarle delicatamente con carta assorbente e dividerle a metà. Raccogliere i tuorli nel boccale di un frullatore a immersione e unirvi tutti gli ingredienti del ripieno, salando a gusto. Frullare fino ad ottenere un composto cremoso ed omogeneo.

Disporre le mezze uova su un piatto da portata e farcirle con la crema preparata con l'aiuto di un cucchiaino o di una sac à poche. Completare con l'erba cipollina e una macinata di pepe e servire fresche.
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